lunedì 27 agosto 2012

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI

È raro sentir parlare di depressione infantile, eppure questo è un disturbo in forte crescita, interessa il 2-4% dei bambini ed è noto che tale incidenza tende ad aumentare durante l'adolescenza. 
I bambini esprimono i loro disagi, conflitti e delusioni in modo diverso dagli adulti e, diversamente da questi, che hanno la capacità di esprimere il loro disagio, i bambini non hanno ancora una buona capacità di verbalizzare e comunicare il loro malessere e la loro sofferenza, che viene pertanto espressa attraverso il loro comportamento. 
La depressione infantile è una realtà che tende a passare inosservata agli occhi del 70% dei genitori. 
Anche se alcuni bambini esprimono la loro depressione attraverso i classici sintomi (tristezza, pessimismo, ansia, ecc.), nella maggior parte dei casi, i cambiamenti più visibili tendono a confondersi con la ribellione: irritabilità, aggressività, iperattività, oppositività, ma anche con ridotto rendimento scolastico a causa dell’iperattività  e della sua incapacità a sostenere tempi attentivi  prolungati.
Il bambino depresso è spesso una piccola peste, in conflitto con i coetanei e con gli adulti; può manifestare ansia da separazione. Frequente è anche il disturbo del sonno che può manifestarsi sotto forma di incubo piuttosto che insonnia o ipersonnia, con frequenti risvegli notturni; nel bambino depresso può presentarsi anche enuresi e/o encopresi; spesso è presente la paura della morte (conversazioni ricorrenti in materia), sentimenti di colpa e di inutilità. 
E’ importante che i genitori si rendano tempestivamente conto di improvvise modifiche sul comportamento e l'umore dei bambini. 
Il ruolo dei genitori è cercare di capire e simpatizzare con le difficoltà del bambino, anche se possono sembrare insignificanti. Ad esempio, un trasloco può provocare più paura e ansia di  quanto gli adulti possano immaginare. 
Instaurare un clima di fiducia favorevole al bambino è importante  al fine di tranquillizzarlo ed esplorare le sue difficoltà. 
Se questi cambiamenti si prolungano per più di due settimane senza una causa identificabile, è importante chiedere aiuto ad uno psicologo in quanto riconoscere subito una depressione nei bambini ne favorisce la risoluzione
                                   Dott.ssa Rita Manzo

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